Indice degli argomenti

  • Introduzione

  • Presentazione del corso

    Facoltà di Scienze Politiche, Sociologia e Comunicazione

    Corso di Laurea in Scienze Sociali Applicate

    Anno Accademico 2015/2016

     

    Antropologia del Patrimonio Culturale

    Culture locali, politiche internazionali, patrimonio immateriale

    (48 ore – 6 crediti)

     

    Dott.ssa Alessandra Broccolini

    (alessandra.broccolini@uniroma1.it)

     

     

    Temi e obiettivi del corso

    L'approvazione nel 2003 della Convenzione Unesco per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale ha portato a livello internazionale ad un diverso modo di intendere i Beni Culturali (in particolare il patrimonio etnografico legato a specifici territori e comunità come feste, cerimonie, saperi e pratiche locali). Da un "modello documentale" (documentazione, ricerca, musei, catalogazione) si è passati ad un "modello partecipativo" (le comunità come agenti attivi nella identificazione e nella salvaguardia dei propri beni). In Italia una lunga e densa tradizione di studi demo-etnoantropologici, risalente alla seconda metà dell'800, ha portato negli ultimi decenni al riconoscimento, da parte delle istituzioni, delle "culture popolari" di origine agropastorale nell'attuale Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio del 2004.

    Il corso vuole proporre agli studenti una panoramica generale sui principali temi di dibattito nell’antropologia italiana ed internazionale nel campo dei Beni Culturali, con particolare attenzione: 1) al rapporto tra beni demoetnoantropologici, patrimonio culturale immateriale (Intangible Cultural Heritage), culture locali e organizzazioni internazionali (UNESCO); 2) alle politiche identitarie che a livello locale, nazionale e sovranazionale, tra relativismo e universalismo, caratterizzano oggi i processi di patrimonializzazione che vedono al centro territori, comunità, province, regioni.

    Dopo una necessaria introduzione sulla tradizione demo-etnoantropologica italiana e sui concetti basilari di "cultura", "identità", "tradizione" e "patrimonio", il corso introdurrà temi e concetti relativi all’attuale dibattito in tema di patrimoni culturali, con particolare riferimento al tema dei musei del territorio e del “patrimonio culturale immateriale”, oggi al centro di dibattiti e di politiche nazionali, locali e sovranazionali (patrimoine immatériel – intangibile heritage). Ci soffermeremo sul concetto di “patrimonializzazione”, sulle politiche dell'identità che sono alla base dei beni culturali, sul riconoscimento dell'antropologo nelle istituzioni e sul ruolo che questi assume con la pratica etnografica all’interno delle comunità studiate e nel suo engagement con esse. Verranno esaminati i diversi temi emersi negli ultimi anni nell’ambito della definizione dei cosiddetti Beni DEA (Beni Demo-Etnoantropologici), quali: feste, pratiche rituali e performative, saperi, artigianato, musica e musei territoriali. Verranno introdotte le pratiche di schedatura e catalogazione del patrimonio DEA con le schede ministeriali BDM e BDI. Infine verrà illustrato il ruolo che l’UNESCO con la Convenzione per la Salvaguardia del Patrimonio Immateriale (2003) sta esercitando nelle politiche identitarie locali e in tema di partecipazione delle comunità e dei territori nella salvaguardia e valorizzazione del patrimonio immateriale. Durante il corso verranno illustrati casi provenienti da diverse realtà a livello mondiale (Mali, Nord Africa, Italia, Brasile, etc.).

    Il corso prevede, compatibilmente con gli orari degli altri corsi, una visita al Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari (Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia) e la visione di numerosi documenti visivi. Fine del corso è in generale quello di rendere gli studenti capaci di discutere ed individuare il ruolo che il patrimonio culturale, il patrimonio etnografico e il museo territoriale rivestono nella articolazione delle identità locali e nelle politiche culturali a livello internazionale. Nonché quello di contribuire a definire nello studente un profilo come antropologo nello studio e nella valorizzazione dei patrimoni culturali demoetnoantropologici, immateriali e materiali.

    E' consigliata la frequenza.

    Capacità che verranno acquisite

    L’obiettivo del corso è quello di sviluppare nello studente:

    a)    conoscenze di base relative a concetti di cultura, identità e tradizione

    b)    conoscenze di base relative alla tradizione demo-antropologica italiana e ai beni demoetnoantropologici

    c)    conoscenze di base relative all'antropologia museale e ai musei del territorio (musei etnografici, ecomusei, etc.)

    d)    conoscenze di base relative al concetto di “patrimonio etnografico”, materiale e immateriale;

    e)    conoscenze di base relative all’attività dell’UNESCO in merito alla salvaguardia del patrimonio immateriale

    f)     capacità critiche utili per guardare dinamiche e processi culturali e sociali locali che riguardano i rapporti tra comunità, culture locali e processi politico-economici globali;

    g)    competenze utili per definire un profilo professionale che qualifichi lo studente nel campo dei Beni Culturali come esperto del patrimonio etno-antropologico e dei musei territoriali.

     

    Testi d'esame

    1) G.L. Bravo & R. Tucci, I beni culturali demoetnoantropologici, Roma, Carocci  

    2) I. Maffi (a cura di), “Il Patrimonio Culturale”, numero monografico della rivista Antropologia, n. 7 anno 6, Roma, Meltemi, 2006 (reperibile in pdf sulla piattaforma http://www.ledijournals.com/ojs/)

    3) Selezione di saggi reperibili presso Cartomarket (Via Salaria, fronte facoltà)

     

    In aggiunta al programma si consiglia la lettura di almeno uno dei seguenti testi a scelta:

    1) F. Dei, Beethoven e le mondine. Ripensare la cultura popolare, Roma, Meltemi (reperibile in pdf perché esaurito)

    2) A. Broccolini, Scena e retroscena di un patrimonio. Artigianato, turismo e cultura popolare a Napoli, Verona, Quiedit, 2008 (reperibile sul sito della casa editrice www.quiedit.it).

    3) K. Ballacchino, Etnografia di una passione. I Gigli di Nola tra patrimonializzazione e mutamento ai tempi dell'UNESCO, Roma, Armando, 2015.

    4) P. De Sanctis Ricciardone, La Madonna e l'aratro. Aspetti rituali ed ergologici nella festa della Madonna del Monte di Marta, Roma, Officina edizioni, 1982 (reperibile presso la copisteria Cartomarket)

    5) A. Simonicca e R. Bonetti (a cura di), Etnografia e processi di patrimonializzazione, Roma, CISU, 2015 (in corso di stampa).

     

    Lezioni:

    Le lezioni avranno inizio lunedì 28 settembre 2015 ed avranno luogo:

    -       lunedì h. 12/14 aula B7

    -       mercoledì h. 12/14 aula B7

     

    Ricevimento

    A partire dall'inizio dei corsi e fino alla fine (dicembre 2015) il ricevimento studenti sarà il mercoledì h. 9.11.30. In seguito il ricevimento è su appuntamento. Gli studenti sono pregati di inviare una mail (alessandra.broccolini@uniroma1.it) per concordare un appuntamento.

     

    • Documento sul Tarantismo

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